LO STORICO SPETTACOLO SESTESE SULLA CULTURA OPERAIA DELLA NOSTRA CITTA’ VA MOMENTANEAMENTE ONLINE PER VIA DELLE DISPOSIZIONI DEGLI ORGANI DI GOVERNO
Sara Valota, direttrice artistica: “Chi coltiva la memoria non si ferma. Neanche di fronte a uno dei periodi più bui della nostra storia recente”.
Il 5 marzo sarebbe dovuta andare in scena, a Sesto san Giovanni, presso spazio MIL lo spettacolo “LA FABBRICA DELLA MEMORIA” che, come tanti altri spettacoli, è stato annullato a seguito delle misure adottate per contenere la diffusione del Convid19, più comunemente definito “Coronavirus”.
Dopo un primo momento di smarrimento, tutta la nostra compagnia, che fa riferimento all’Hdemia “Il Camaleonte” ha deciso di reagire, consapevole che lo spettacolo – che va in scena da nove anni con l’obiettivo di raccontare la storia della nostra città operaia a centinaia di studenti e al pubblico sestese – non poteva cedere allo scoramento del momento, alimentando, dunque, le distanze provocate da questo ragionevole ma triste isolamento promosso dagli organi di governo.
Riteniamo che la cultura sia condivisione del sapere e, dunque aggregazione. Il teatro è, in particolare, uno strumento per far vivere emozioni. Non può arrestarsi: rende patrimonio di tutti il bello, ciò che in fondo desiderano tutti gli uomini e tutte le donne di questo mondo.
Per questa ragione, lo spettacolo si farà comunque. Si farà online e, per la prima volta, parte dello stesso potrà essere visionato da tutti, sestesi e non, abbattendo, idealmente, i confini che questo periodo di grande difficoltà ci impone.
“Qui c’erano ragazzi e ragazze più o meno giovani che venivano dal Friuli, dalla Sicilia, la Sardegna, in questo posto, Sesto S.G. trovavi tutta l’Italia”, viene ripetuto in occasione dello spettacolo. Ecco: “LA FABBRICA DELLA MEMORIA” ci ricorda che solo la cultura dell’accoglienza e della condivisione, di cui Sesto San Giovanni è promotrice da sempre, può annientare davvero il germe della solitudine.
Lo spettacolo intende, anche nella sua versione online, ricordare che è responsabilità di tutti lanciare un messaggio positivo e di continuità. Le situazioni di crisi e di difficoltà, in qualsiasi ambito, inducono del resto l’uomo ad utilizzare il proprio ingegno in maniera innovativa; lo esortano a vedere i problemi da prospettive differenti e a trasformare ciò che si presenta come impedimento in diversa opportunità.In attesa di disporre di un nuovo spazio e di una nuova data per andare in scena, “LA FABBRICA DELLA MEMORIA”, momentaneamente, prosegue il suo impegno in rete. Perché la memoria non si ferma. In particolare a Sesto San Giovanni
Sara Valota
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